Il blog di Vincenzo Valenza

Tag: horror

Serie: Cabinet of Curiosities

Cabinet of Curiosities è una serie tv horror ideata da Guillermo del Toro,in programmazione su Netflix.

Guillermo del Toro

Ha esordito con la regia del film horror: Cronos del 1993 ma la sua consacrazione avviene firmando il film, Il labirinto del fauno del 2006 che sarà presentato al Festival di Cannes, vincerà tre Oscar, per la fotografia (il direttore della fotografia è lo stesso Guillermo Navarra che successivamente firmerà la regia del primo episodio di Cabinet of Curiosities, Lotto 36), la scenografia e il trucco e riceverà numerosi altri riconoscimenti. Successivamente dirige tre grandi film, La forma dell’acqua 2017, La fiera delle illusioni 2021 e Pinocchio 2022, tutti accolti positivamente dalla critica, con un buon seguito di pubblico e vincitori di diversi premi internazionali. Altri film famosi di Guillermo del Toro sono: Hellboy del 2004 e Pacific Rim del 2013. Infine, Guillermo del Toro è anche scrittore, sceneggiatore e produttore. La serie Cabinet opf Curiosities è un’antologia composta da otto episodi. Di seguito i titoli degli episodi e la regia.

Lotto 36 diretto da Guillermo Navarra

I ratti del cimitero scritto e diretto da Vincenzo Natali autore tra gli altri di The Cube e Splice

L’Autopsia scritto da David S. Goyer e diretto da David Prior

L’apparenza scritto da Haley Z. Boston e diretto da Ana Lily Amirpour

Il modello di Pickman scritto da Lee Patterson e diretto da Keith Thomas

I sogni della casa stregata scritto da Mika Watkins e diretto da Catherine Hardwicke autrice tra gli altri di: Twilight e Cappuccetto rosso sangue

La visita scritto da Panos Cosmatos figlio del celebre regista George Pan Cosmatos e Aaron Stewart Ahn e diretto da Panos Cosmatos

Il brusio scritto e diretto da Jennifer Kent

A mio parere, la serie è assolutamente di alto livello. Tutti gli episodi sono ben diretti, le immagini sono sicuramente di alto impatto visivo e gli attori recitano benissimo non ho però molto apprezzato, per un mio gusto personale, i primi due episodi, Lotto 36 e I ratti del cimitero mentre, di contro, il mio preferito è stato senza alcun dubbio l’ultimo episodio, Il brusio di Jennifer Kent che terrei ben d’occhio per i suoi prossimi lavori.

Nope

Nope è un horror ed è il terzo film del regista americano Jordan Peele, prodotto dalla Monkeypaw Productions e distribuito dalla Universal. Gli attori principali sono: Daniel Kaluuya e Keke Palmer ed è uscito nell’agosto del 2022.

Di cosa parla

Il film racconta la storia di due fratelli, Oj ed Em che ereditano il ranch del padre, morto in circostanze a dir poco eccentriche. Nel ranch e nei dintorni accadono stranezze, spariscono cose e nel cielo s’intravedono ombre. I due si convincono di essere visitati da alieni e così cercano di filmarli installando delle videocamere. Questa è la base di partenza per poi svilupparsi in quello che è stato definito un horror e forse come genere lo è o tenta di esserlo.

Film d’autore o di cassetta ?

Nope parte come un film d’autore, con immagini e inquadrature ben studiate e di buon effetto, almeno secondo i miei gusti. La costruzione del film nel primo tempo è veramente buona; a tratti si ha l’impressione di essere di fronte a un’opera d’arte tanto sono intriganti alcune scene, ma nel secondo tempo, cambia tutto. Nope diventa un’operazione di cassetta anche se ben congegnata. Il film rimane abbastanza piatto, senza grossi sconvolgimenti. Le sorprese ci sono ma l’impatto sullo spettatore e pari a zero. Per quanto riguarda le prove dei due attori protagonisti, mi è sembrata molto buona quella di Keke Palmer mentre Daniel Kaluuya ha dato vita a un perfetto cavaliere senza macchia e senza paura ma completamente privo di espressività.

Considerazioni conclusive

Nope dovrebbe essere un horror e come tale dovrebbe incutere paura, angoscia e inquietudine ma di tutto ciò, neanche l’ombra. Personalmente non mi ha lasciato nulla, nessuna emozione, nessun brivido di terrore, niente stupore ma solo un velo di rammarico perché l’idea è assolutamente buona, la preparazione lo è altrettanto ma lo sviluppo, per me è assai scadente. Ho esitato parecchio nello scrivere questo articolo semplicemente per il fatto che solitamente mi piace “consigliare” cose che mi piacciono ma è anche una questione di correttezza e di onestà e, naturalmente questo è il mio parere personale.

Dovendomi basare solo su questo film, direi che il buon John Carpenter può dormire sogni tranquilli.

Per me è nope.

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