Il blog di Vincenzo Valenza

Mese: Aprile 2023

Perché leggere poesie?

Foto di Melanie da Pixabay

Bella domanda, perché leggere poesie? Beh io provo a dare una risposta che potrebbe andar bene per me ma magari anche altri ci si rivedono.

C’ose una poesia?

Intanto diciamo che “poesia” deriva dal greco “poiesis” che significa creazione o creatività. È un componimento in versi che può avere una struttura di tipo classico come la rima baciata, la rima alternata ecc. Oppure può essere privo di una struttura preordinata e quindi in stile moderno o libero. Personalmente sono maggiormente interessato a questo secondo tipo di poesie e in questo caso più che nel primo si usano le parole e i versi per rappresentare o esprimere qualcosa che non può essere compreso in maniera diretta ma nel suo significato complessivo. In altre parole i versi rappresentano quel qualcosa nel loro complesso, che normalmente le parole non riescono a dire.

Molti non leggono, pochi leggono molto

Sembrerebbe proprio così, molti non leggono e pochi leggono molto ma se ciò è vero, è particolarmente vero proprio per la poesia. Leggere secondo me è un pò meditare ma leggere poesie è molto di più. Leggere una poesia significa connettersi con un’energia primordiale, non nel senso di arcaica ma anche arcaica e direi piuttosto non verbale. Ecco è proprio questo il punto, passare da un linguaggio esteriore, effimero se vogliamo, a un linguaggio interiore. Le parole che costituiscono un linguaggio limitato, se ben utilizzate, possono condurre all’illimitato linguaggio della coscienza.

Messaggi tra anime

Ecco, è per questo che secondo me dovremmo leggere poesie. Il poeta non comunica con le parole ma le usa per comunicare con il cuore e chi legge di conseguenza è in grado di accedere al vero significato della poesia, che può anche trascendere le iniziali intenzioni dell’autore, solo se accetta di estromettere, almeno in parte il raziocinio per lasciare campo libero all’anima e leggere con il cuore.

Recuperare una parte di noi

In definitiva, si tratta di recuperare una parte di noi, quella parte che non si vuole piegare al materialismo più bieco e che rivendica un’origine spirituale. Origine che sempre più tenta di riaffiorare nelle nostre vite a costo di mandarle in pezzi e che sempre di più fatichiamo a riconoscere, accettando di frammentarci in tante cose che non siamo noi.

Tanti Auguri di Buona Pasqua

Foto di Alana Jordan da Pixabay

Gli anelli del potere

Il signore degli anelli

Il signore degli anelli è una trilogia di romanzi fantasy composta da:

La compagnia dell’anello, Le due torri e Il ritorno del re

Ambientato nella Terra di mezzo, in un passato immaginario dove si combatte un’epica guerra tra il bene e il male con il signore oscuro Sauron che vuole portare le tenebre nel mondo. Aiutato dalla magia e da un esercito di orchi guidati dal mago nero Saruman. Dalla parte opposta si oppongono elfi, hobbit uomini e nani, aiutati dal mago bianco Gandalf.

J.R.R. Tolkien

È lo scrittore nonché linguista britannico che ha creato il mondo della Terra di mezzo con tutti i suoi personaggi, eventi e creature magiche. Oltre al Signore degli anelli ha scritto Lo Hobbit (precedente al Signore degli anelli) e il Silmarillon.

Gli Hobbit

Sono gli hobbit i veri protagonisti dei romanzi di Tolkien ed è interessante notare come i personaggi più deboli esteriormente, in realtà siano i più forti interiormente. Gli esseri più pacifici si dimostrano i più coraggiosi, i più agguerriti e sono coloro che si fanno carico dei fardelli più pesanti da portare perché la lotta tra bene e male è soprattutto una lotta dell’anima.

Gli anelli del potere: prima stagione

Ammetto che i primi due o tre episodi sono stati un pò pesanti. La storia risultava essere molto lenta e non si capiva dove volesse andare a parare ma via, via che gli eventi procedevano si incominciavano a capire delle cose. Tecnicamente la serie è molto ben fatta, tanto da far impallidire molti film in circolazione e anche visivamente rende molto bene, con i giusti colori e ambientazioni. Gli attori sono bravi ma non tutti rendono al meglio nei loro ruoli. Una questione di aspetto e non certo di capacità. Perciò nel complesso la serie per me è ottima e promette degli interessanti sviluppi. Sono sicuro che le successive stagioni saranno all’altezza delle aspettative.

Forse qualche aspetto narrativo io me lo sarei giocato diversamente ma occorre aspettare gli sviluppi futuri per capire se sarà valsa la pena fare determinate scelte.

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