Il blog di Vincenzo Valenza

Mese: Aprile 2022

Storie di Principi, Principesse e Animali Parlanti

Non sarà facile per il principe Mirko confessare a suo padre ciò che realmente vuole fare nella sua vita, così come non sarà facile per la principessina Gaia affrontare gli anni di solitudine ai quali il perfido sortilegio della zia sembra averla condannata. La principessa Speranza sa bene, invece, che l’amore è la più potente delle magie. Così come l’amore dello spirito della giungla per i suoi figli è pronto a sfidare qualsiasi minaccia di soppressione…

L’uomo nell’alto castello

È una serie televisiva tratta dal romanzo di fantascienza di Philip K. Dick: La svastica sul sole. È andato in onda per la prima volta in Italia, tra il 2016 e il 2019 su Prime Video. Tra gli interpreti principali troviamo: Alexa Davalos che interpreta Juliana Crain (The chronicles of Riddick, The mist, Defiance, scontro tra titani, The Punisher) e Rufus Sewell (Dark City, Il destino di un cavaliere, La leggenda di Zorro, L’illusionista, Gods of Egypt, I pilastri della terra, La fantastica signora Maisel).

Di cosa parla

L’uomo nell’alto castello parla di come potrebbe essere il mondo se la seconda guerra mondiale fosse stata vinta dall’asse. Ambientato negli Stati Uniti, paese diviso tra gli Stati Giapponesi del Pacifico a ovest e il Grande Reich Nazista a est. Come vivrebbero le persone? Come si sarebbe sviluppata la società (siamo nei primi anni sessanta)? Come sarebbe insomma il mondo per gli sconfitti e per i vincitori? Provate a immaginare, il cinema, la televisione, la letteratura, le arti etc. E inoltre, ci sarebbe una resistenza o forse tutti si conformerebbero adattandosi per sopravvivere o forse la maggior parte delle persone. Naturalmente poi gli spunti in una situazione del genere sarebbero veramente infiniti.

Cosa mi è piaciuto

La serie è ben fatta e la storia si rivela poco alla volta, la capacità di pazientare e non mostrare tutto subito la ritengo un’ottima qualità. Un’altra cosa molto importante è l’atmosfera cupa e pesante che si respira nelle terre occupate dalle forze dell’asse. C’è una pesantezza palpabile nello svolgersi delle immagini che rende perfettamente il clima che si vivrebbe in tali circostanze. Secondo me, gli attori sono tutti bravi ed è stato fatto un ottimo lavoro nella caratterizzazione dei personaggi. Ho molto apprezzato lo sviluppo dei personaggi che come è logico immaginare cambiano a seconda del loro vissuto personale portandoli a essere qualcosa di diverso rispetto a ciò che erano e mettendo a dura prova le loro vite, il loro pensiero i propri affetti e portandoli al sacrificio se necessario o all’affermazione di se stessi. In ogni caso è difficile che gli eventi non riescano a scalfire anche le certezze più granitiche. Sembra inoltre che in fase di progettazione della serie sia stato fatto uno studio molto approfondito sulla cultura nazista e sulla cultura dell’impero giapponese per poter rendere al meglio lo scenario nell’America del dopoguerra.

La svastica sul sole e Philip k.Dick

Come dicevo all’inizio, L’uomo nell’alto castello, è basato su di un romanzo di Philip K. Dick del 1962 appunto, La svastica sul sole. Dick è stato l’autore di molti romanzi di fantascienza adattati per il grande schermo come i famosissimi Blade runner, Minority Report e Atto di forza ma anche Screamers, Paycheck e altri ancora ed è diventato una vera icona della fantascienza del ventesimo secolo.

Victoria Birch, l’intervista

Ciao, chi è Victoria Birch ?

Ciao, Victoria Birch è una scrittrice esordiente che ha da sempre amato la lettura e che ora ha deciso di “Tuffarsi” nel fantastico mondo della scrittura rivolgedosi in particolare a un pubblico molto giovane con la speranza di essere apprezzata.

Di cosa parla “Linda e il dono”?

Di una ragazza semplice ma determinata a inseguire il suo sogno di diventare antropologa. L’inaspettata vincita del concorso la porterà a frequentare una delle più prestigiose università del mondo ma niente avviene per caso, quel posto sembra averla attirata come una calamita.

Come hai avuto l’idea per scrivere questo libro?

Un giorno incontrai, casualmente, una vecchia conoscenza di quando ero ragazza, per la quale non nutrivo molta simpatia. Si mise a parlare, con finta nonchalance, della sua carriera da antropologa. E a quel punto scattò la scintilla e vidi davanti a me, con molta nitidezza, nascere alcuni dei personaggi principali.

Quindi il tuo libro parla di antropologia?

Linda partecipa e vince un concorso dal titolo “Antropologia tra mistero e magia”. Si parte da questo spunto antropologico così vasto e affascinante per condurci in mondi diversi e solo apparentemente magici. In realtà come penserebbe il professor Armadillo, questi mondi sono “possibili”.

Ti sei ispirata a qualcuno in particolare per il personaggio di Linda?

Sì e no. Il personaggio di Linda è strettamente legato a quello di Isabel. Per entrambe mi sono ispirata alla filosofia cinese dello yin e yang, opposti ma legati. A volte si può scegliere quale seme far predominare altre volte le esperienze e le intenzioni fanno predominare l’uno piuttosto che l’altro.

Quali sono state le difficoltà che hai dovuto superare per scrivere il tuo libro?

“Linda e il dono” è stato il mio primo romanzo. Non posso nascondere che ho avuto delle difficoltà nello scriverlo. Prima tra tutte, trovare il coraggio e la fiducia per farlo. In secondo luogo ho dovuto informarmi su aspetti “tecnici” di argomenti che vengono trattati nel libro anche se, essendo un romanzo di fantasia, le possibilità di spaziare e di cambiare la realtà non mi sono mancate.

Perciò ti sei dovuta documentare per scrivere Linda e il dono?

Sì, in parte. come ho già detto prima su alcuni argomenti mi sono informata, per esempio, riguardo l’equipaggiamento per spedizioni speleologiche.

Cosa stai leggendo ora?

La quadrilogia di “Piccole donne”.

Qual’è il tuo libro Preferito?

Ce ne sono tanti, non saprei fare una classifica.

Il personaggio preferito?

Alice nel paese delle meraviglie.

Il tuo autore di riferimento?

J.K. Rowling, un mito.

Hai scritto altri libri?

Sì, Storie di principi, principesse e animali parlanti.

Puoi parlarcene brevemente?

È una raccolta di fiabe che affrontano temi diversi dove l’amicizia con gli animali è al centro dell’attenzione.

Il tuo prossimo progetto?

Sto realizzando un racconto sul Natale e una raccolta di fiabe sui draghi.

Qual’è il tuo sogno nel cassetto?

Poter essere apprezzata dal pubblico.

In bocca al lupo.

Viva il lupo.

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