
Il ritorno di Goldrake ha riportato l’attenzione sugli anime degli anni ’80 che avevano per protagonisti i tanti e famosi robot giganti o robottoni come li chiamano ora. Questa serie appena andata in onda sulla RAI ha acceso numerosi dibattiti tra gli appassionati del genere, così ho deciso di dire la mia…
Goldrake o Grendizer?
Solo per precisare, a beneficio di coloro che non conoscono Goldrake, ossia la serie animata intitolata: Atlas Ufo Robot, Grendizer è il nome internazionale di Goldrake.
Il Goldrake di una volta
Due parole, beh, facciamo più di due parole per dire che Goldrake U è un rifacimento della serie andata in onda sulla RAI alla fine degli anni ’70 e come tale è stato ammodernato per renderlo più adatto ai tempi attuali. Questo significa che va guardato come se fosse una serie nuova, questo almeno durante la visione, poi ognuno può trarre le proprie conclusioni ma se lo si guarda avendo continuamente in mente (scusate il gioco di parole) la vecchia serie, vi rovinate il divertimento e non potrete essere oggettivi. Detto ciò, il Goldrake di ieri era un prodotto assolutamente innovativo con sigla in italiano da poter canticchiare a piacimento e una colonna sonora, per me, strepitosa, per non parlare della forma, un disco volante con dentro un robot gigante. Certo era un cartone animato che lasciava tanti interrogativi, alcune cose non si spiegavano proprio, come per esempio, il fatto che Tokyo sarà stata distrutta innumerevoli volte o come cavolo faceva Goldrake a vincere sempre, va bene che era forte ma inverosimile e poi perché non attaccare la terra in massa, con tutti i mostri disponibili? Ma a noi dopotutto, importava poco, era bello, era forte e parlava di ideali positivi malgrado le polemiche suscitate nell’opinione pubblica.
Il Goldrake di oggi
Il Goldrake di oggi è diverso, si rimescolano un po’ le cose, i personaggi, la storia che nella sua linea fondamentale risulta essere la stessa ma condensata in pochi episodi e dotati di quella che oggi si chiama, continuity ovvero la continuità coerente tra gli episodi o le stagioni, a differenza degli anni ’70/’80 in cui gli episodi di una serie sostanzialmente riproducevano degli eventi con una scaletta praticamente sempre uguale tanto e vero che le serie tv di quegli anni si chiamavano telefilm, ovvero una serie di piccoli film. Goldrake U è una serie che si sviluppa rapidamente, moderna, un’animazione non male ma non esageratamente superiore a quella degli anni ’70 con dei personaggi caratterizzati in maniera differente e la presenza di Mazinga Z un altro famosissimo robot che non mi sembra sia apparso tra gli episodi della serie originale.
Le mie impressioni
Allora, ho aspettato di finire di vedere Goldrake U prima di dire la mia e alla fine queste sono le mie riflessioni personali. Dunque, vedendo la serie mi sono posto le seguenti domande:
1- È stata una buona idea proporre di nuovo Goldrake?
2- Sarebbe stato opportuno riproporlo tale e quale alla serie originale?
3- Quella che abbiamo visto è stata la migliore versione possibile?
E mi sono anche risposto naturalmente…
1- È stata una buona idea proporre di nuovo Goldrake?
Secondo me sì, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, considerando che sono passati più di quarant’anni e ancora ce lo ricordiamo e ne parliamo; questo lo dico a prescindere da come siano andate le cose in Giappone e negli altri paesi in cui è uscito. Per l’Italia è stata assolutamente una buona idea.
2- Sarebbe stato opportuno riproporlo tale e quale?
No! non avrebbe avuto alcun senso, semmai, sarebbe stato auspicabile scrivere la continuazione della serie originale, invece si è optato per un rifacimento, o per meglio dire un reboot.
3- Quella che abbiamo visto è stata la migliore versione possibile?
Come dicevo rispondendo alla domanda di cui sopra, per me la cosa migliore sarebbe stata proporre il proseguimento della storia originale, quindi quella che ho visto non la considero la migliore versione possibile, poi naturalmente la produzione e gli autori fanno quello che vogliono, questo è palese.
Perciò se diciamo che è stata una buona idea, che non poteva essere rifatto uguale a quello degli anni ’70 e che la versione andata in onda non è la migliore versione possibile, ecco, allora proviamo a immaginare come poteva essere Goldrake U, precisando naturalmente che sono le mie impressioni e le mie personali riflessioni.
Luci e ombre
Partiamo dalla storia: la base è identica e qui come ho già detto, io avrei preferito una continuazione del Goldrake delle origini ma evidentemente si è scelta un’altra strada; e per la strada che si è scelta, direi bene per la parte che rende il robot Goldrake di un’origine sconosciuta e quindi frutto di una tecnologia superiore anche agli alieni. Completamente errato il discorso degli aeromobili come il Delfino, la Trivella e Goldrake 2.
Ma la parte che più mi interessa commentare riguarda i personaggi:
Actarus
La scelta di un Actarus più giovane, non la trovo azzeccata, perché se è vero che permette ai ragazzi di oggi di immedesimarsi più facilmente in un personaggio della loro età, io credo che sia altrettanto vero che i teenagers abbiano fretta di crescere e quindi possano prendere ad esempio, un ragazzo più grande e dal carattere più solido e formato; un personaggio a cui tendere piuttosto che un personaggio in cui immedesimarsi, quindi.
Alcor e Maria
Ci sta! Questi due personaggi, cioè un Alcor più spigliato e reattivo e una Maria più infantile mi sono piaciuti, soprattutto la sorella di Actarus, piuttosto discola che rispecchia maggiormente la sua giovane età.
Venusia
Non mi è piaciuta! Una creatura tanto mistica quanto inutile, dal mio punto di vista. Sembra quasi che sia stata messa lì, in quel contesto, in modo completamente artificioso. Io credo che questa mossa sia servita a spiegare alcune cose rimaste in “sospeso”, intendo, non spiegate nella serie originale e questo va bene ma il modo mi lascia un po’ perplesso e comunque ci torneremo sopra più tardi…
Sayaka
Sayaka, se non erro, non era presente nell’originale ma nella serie di Mazinga Z. Okay, può andare ma non ce n’era veramente bisogno; la sua presenza in realtà è comprensibile a causa dell’unione, nella stessa serie, dei due robot, Mazinga Z e Goldrake la cui continuity non è ben chiara agli italiani forse per il fatto che Goldrake è stato il primo ad arrivare in Italia ma non il primo cartone sui grandi robot a essere uscito in Giappone e soprattutto non il primissimo dello stesso autore.
Professor Yumi
Stesso discorso di Sayaka, i due personaggi appartengono alla serie dedicata a Mazinga Z ma al di là di questo, non mi sembra che lascino il segno in Goldrake U e faccio fatica a vederne la loro utilità.
Dottor Procton
È il responsabile del centro di ricerche spaziali e deve esserci ma mi sembra, rispetto all’originale, un po’ sotto tono.
Rubina, Teronna e Cazador
Questo trittico di personaggi, sempre a mio modo di vedere, si poteva tranquillamente evitare. Avrei preferito vedere Maria trattenuta dai nemici di Goldrake e utilizzata per mettere in seria difficoltà Actarus piuttosto che due ragazze, cioè Rubina e Teronna, innamorate della stessa persona, ossia Duke Fleed. Cazador mi sembra una vera e propria forzatura, il personaggio toglie interesse dai veri cattivi della storia per aggiungere poco e niente.
Gandal, Zuril e Hydargos
I veri cattivi, risultano fortemente ridimensionati dai tre personaggi di cui ho parlato prima, vale a dire: Cazador, Teronna e Rubina e sembrano essere le macchiette di sé stessi.
Il grande assente
Rigel secondo me doveva proprio esserci; è un personaggio molto riuscito e interessantissimo il cui scopo era quello di allentare la tensione, era perfettamente caratterizzato, portava buon umore e divertimento; senza dubbio uno dei personaggi secondari più riusciti nella storia degli anime.
E il robot?
Il robot mi è piaciuto, un leggero ritocco al design ci sta più che bene ma rimane ambigua la sua figura per via di quell’aura di misticismo di cui è permeato e sia questo che il discorso sulle astronavi d’appoggio a Goldrake, avrebbero senso solo se la produzione dovesse decidere di prolungare la serie con nuove stagioni.
In conclusione
Sono contento che sia stato realizzato un nuovo Goldrake però devo dire che mi ha soddisfatto solo in parte. I primi quattro episodi sono stati strepitosi, con l’attacco a Riad, Roma e Parigi, sicuramente un omaggio ai tre paesi che oltre al Giappone hanno più amato Atlas Ufo Robot. Per il resto, non è stato malaccio ma un pò troppo “sceneggiata”, per i miei gusti. Non mi è piaciuta l’idea di trovare dei mezzi aerei da combattimento fermi su un’isola, pronti per essere utilizzati, senza neanche conoscerne il funzionamento. Buone le animazioni, ottimo il doppiaggio e spero in un proseguimento della storia, che possa migliorare nettamente l’intera opera e per quanto mi riguarda, do il mio bentornato ai robottoni.
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