Il blog di Vincenzo Valenza

Tag: libri

Come ti demolisco i 3 principali alibi per non leggere

Foto di 愚木混株 Cdd20 da Pixabay

In Italia effettivamente non si legge molto. Provate a pensare alla cerchia dei vostri parenti, amici, colleghi e conoscenti, quanti di loro leggono abitualmente? Molto pochi. Potrei azzardare un 10% a tenermi largo ma non credo che sia attendibile come percentuale. Se si arriva all’otto percento e veramente tanto grasso che cola. Chi non legge non vuole leggere o non vuole fare un piccolo sforzo per acquisire un’abitudine molto ma molto positiva.

I benefici della lettura

I benefici dati dalla lettura sono molteplici e importantissimi, voglio ricordarne alcuni solo per permettere al lettore di riflettere sull’importanza di tale buona abitudine.

È rilassante, leggere allenta la tensione e ci permette di staccare la spina dalle nostre occupazioni e preoccupazioni quotidiane; in effetti è come fare una piccola meditazione.

Amplia il nostro vocabolario e ci permette di esprimerci meglio, il che è una mano santa visto che stiamo, come società, riducendo i termini d’uso comune, usiamo sempre meno parole e quelle che usiamo, vanno verso un impoverimento del loro stesso significato.

La possibilità di esprimerci meglio condiziona positivamente la nostra capacita di esprimere pensieri complessi. Sì, perché il linguaggio è strettamente connesso alla nostra capacità di pensare. Di fatto, noi pensiamo anche e soprattutto parlando. Il linguaggio contribuisce a migliorare il livello del nostro pensiero e pensando in modo più accurato si arricchisce il linguaggio stesso, instaurando un circolo virtuoso. Ma torniamo al nocciolo della questione, gli alibi per non leggere.

Alibi n°1

Non ho tempo

Molto spesso, parlando con persone che non leggono molto anzi che non leggono affatto, si sentono in dovere di giustificare la “mancanza” dicendo di non avere tempo. Ebbene, io sono sicuro che nella stragrande maggioranza dei casi, il tempo c’è eccome! Semmai il problema è dare priorità ad attività che non meritano più di pochi minuti al giorno come, per esempio, navigare tra i social. In realtà, ve benissimo aggiornare o sbirciare tra le pagine di facebook o twitter ma se continuiamo a farlo solo per ammazzare il tempo, beh allora sarebbe meglio fare altro. Ci sono molti esempi di come si può impiegare meglio il tempo che abbiamo a disposizione. Come dici? Quali? Ti illumino seduta stante; prima di andare a dormire, sarebbe buona abitudine leggere qualche pagina, così possiamo staccare dagli “schermi” e prepararci meglio per la notte oppure, se sei un pendolare, prova a leggere un libro mentre sei in viaggio o ancora, sei in attesa dal dentista, dall’estetista o dal barbiere? Puoi leggere un buon libro mentre aspetti e inoltre, se accompagnate i vostri figli a scuola, li riprendete anche immagino e allora mentre aspettate quei dieci minuti, leggete qualcosa, qualsiasi cosa possa piacervi. Oltre alla scuola, li accompagnate in palestra, a musica, a teatro o in piscina? Perché non approfittare dei tempi morti per leggere un po?

Alibi n°2

Non ho spazio

Un altro alibi molto in voga è, non ho spazio. Ebbene, intanto non vi serve uno spazio enorme per poter sistemare almeno una ventina di libri. Un paio di ripiani larghi una cinquantina di centimetri possono contenere dai quaranta ai sessanta libri, a seconda della grandezza. Per leggere diciamo, cinquanta libri, avrete bisogno, visto che non siete lettori accaniti, di una decina d’anni, perciò con due ripiani o mensole da 50 cm. state a posto per dieci anni. Eh sì, è dopo? Direte voi; dopo, vi rispondo io, se avete spazio, potete aggiungere ripiani o mensole alla vostra libreria altrimenti potete recuperare degli spazi inutilizzati e se non ne avete, potrete semplicemente scambiare i vostri libri con quelli di altri lettori, così risparmiate pure o scambiarli nelle stazioni librarie, cioè quei posti messi a disposizione da esercizi commerciali, dove poter prendere un libro lasciandone un altro ma se proprio ci tenete ad avere con voi tutti i vostri libri, potrete anche decidere di leggere in digitale. Gli e-reader in commercio sono ormai molto performanti e anche se non potrete sfogliare della vera carta, restituiscono un’esperienza di lettura molto simile a quella dei libri cartacei, pensate che potrete leggere in piena luce solare, non affaticano gli occhi come fanno i tablet o i cellulari e possono contenere migliaia di opere, più spazio di così.

Alibi n°3

I libri costano troppo

I libri costano troppo. M è davvero così? Allora, un libro può costare da pochi centesimi a svariate decine di euro salvo casi particolari in cui si superano i cento euro a seconda del libro, se sia digitale o cartaceo, il numero di pagine, la carta utilizzata, la copertina, l’autore ecc. Dire perciò che i libri costano troppo è un pò vago ma teniamoci sul cartaceo medio, diciamo che un libro costa venti euro e cioè meno di un videogioco, per esempio ma vi dirò di più, se fumate, non spendete almeno 20/25 euro a settimana? A settimana… se leggete un libro al mese, spendete 20 euro al mese, un quarto per quanto spendereste in sigarette. Se acquistate un libro al mese spenderete meno, ma molto meno di una colazione al giorno, diciamo un quarto della colazione. Se poi leggete in digitale, ci sono libri dal costo bassissimo, meno di 5 euro, per non parlare dei classici o altri libri a 0 euro. Inoltre esistono ancora le biblioteche comunali che mettono a disposizione cataloghi importanti senza alcun costo, voi vi iscrivete, chiedete in prestito un libro, lo leggete, lo riportate e ne prendete un’altro, non mi sembra affatto male.

Bene, spero di avervi convinto che se volete potete leggere senza problemi, la lettura è davvero per tutti e se avete deciso di farlo, ricordate che non dovete leggere come un forsennato perché c’è il tale tipo che legge 50/100 libri all’anno ma prendetevi il vostro tempo e divertitevi lasciando andare la vostra mente e il vostro cuore fino a giungere lì dove nessuno è mai giunto prima e sì perché ovunque andrete con l’immaginazione ci andrete solo voi, è il vostro viaggio e malgrado possa essere effettuato da tutti, il vostro è solo vostro.

Ecco i link per acquistare i miei libri:

È Solo un Gioco

Paride Royl e la Lanterna dei Sogni Perduti

Perché leggere poesie?

Foto di Melanie da Pixabay

Bella domanda, perché leggere poesie? Beh io provo a dare una risposta che potrebbe andar bene per me ma magari anche altri ci si rivedono.

C’ose una poesia?

Intanto diciamo che “poesia” deriva dal greco “poiesis” che significa creazione o creatività. È un componimento in versi che può avere una struttura di tipo classico come la rima baciata, la rima alternata ecc. Oppure può essere privo di una struttura preordinata e quindi in stile moderno o libero. Personalmente sono maggiormente interessato a questo secondo tipo di poesie e in questo caso più che nel primo si usano le parole e i versi per rappresentare o esprimere qualcosa che non può essere compreso in maniera diretta ma nel suo significato complessivo. In altre parole i versi rappresentano quel qualcosa nel loro complesso, che normalmente le parole non riescono a dire.

Molti non leggono, pochi leggono molto

Sembrerebbe proprio così, molti non leggono e pochi leggono molto ma se ciò è vero, è particolarmente vero proprio per la poesia. Leggere secondo me è un pò meditare ma leggere poesie è molto di più. Leggere una poesia significa connettersi con un’energia primordiale, non nel senso di arcaica ma anche arcaica e direi piuttosto non verbale. Ecco è proprio questo il punto, passare da un linguaggio esteriore, effimero se vogliamo, a un linguaggio interiore. Le parole che costituiscono un linguaggio limitato, se ben utilizzate, possono condurre all’illimitato linguaggio della coscienza.

Messaggi tra anime

Ecco, è per questo che secondo me dovremmo leggere poesie. Il poeta non comunica con le parole ma le usa per comunicare con il cuore e chi legge di conseguenza è in grado di accedere al vero significato della poesia, che può anche trascendere le iniziali intenzioni dell’autore, solo se accetta di estromettere, almeno in parte il raziocinio per lasciare campo libero all’anima e leggere con il cuore.

Recuperare una parte di noi

In definitiva, si tratta di recuperare una parte di noi, quella parte che non si vuole piegare al materialismo più bieco e che rivendica un’origine spirituale. Origine che sempre più tenta di riaffiorare nelle nostre vite a costo di mandarle in pezzi e che sempre di più fatichiamo a riconoscere, accettando di frammentarci in tante cose che non siamo noi.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén