Il blog di Vincenzo Valenza

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Morbius: il film

A me piace andarci piano, girarci intorno, fare melina, insomma non vado dritto al sodo per cui non dirò che malgrado le critiche non lusinghiere al film, a me è piaciuto, tiè.

Il film

Morbius è un film americano del 2022, diretto da Daniel Espinosa e interpretato da Jared Leto e Matt Smith. Il personaggio è tratto dall’universo Marvel ed era uno dei nemici di Spider-Man. Michael Morbius è un biochimico affetto da una rara malattia del sangue. Il suo scopo nella vita è quello di trovare una cura per la malattia che affligge anche il suo caro amico d’infanzia Lucien. Per farlo studia le caratteristiche geniche dei pipistrelli vampiri dai quali estrae una sequenza per modificare il proprio DNA e guarire. L’esperimento riuscirà ma lo trasformerà in un vampiro.

Jared Leto

Jared Leto oltre ad essere un bravissimo attore è anche un musicista e in “Morbius” è anche produttore esecutivo. Ha recitato tra gli altri, in La sottile linea rossa, Fight club, Ragazze interrotte, Panic room, Suicide squad, Blade runner 2049. Ha vinto l’oscar come miglior attore non protagonista nel 2014 per Dallas buyers club e il Razzie Award come peggior attore protagonista proprio per Morbius.

Morbius

Morbius nasce come antagonista di Spider-Man il suo carattere è aggressivo ma la sua mente è quella di un genio. Questo ne fa sicuramente un personaggio interessante ma secondo me, rappresenta particolarmente un tipo di “cattivo” che ormai va molto in voga e cioè il cattivo che non è mai completamente cattivo al quale fa da contraltare il buono che non è mai completamente buono. In una situazione del genere, si ottengono storie e approfondimenti interessanti ma la proposta dell’eroe al pubblico, così come del nemico giurato, diventa una contaminazione di personalità non più riconoscibili e dove tutto è permesso, tutto è scusato, dove le regole e le norme sociali non contano più. Morbius sviluppa un’incredibile ossessione per la cura della malattia sua e del suo amico, riuscendo a trovare un percorso che lo porterà a inventare un sangue artificiale che donerà speranze e possibilità a moltissimi malati nel mondo; non sarebbe già questo bastato per dare un valore inestimabile alla propria vita? La risposta dovrebbe essere un sì netto eppure non è considerato dal dottore come un motivo sufficiente. La sua ossessione lo porterà a correre rischi normalmente inaccettabili, tutto ciò fa di lui un vampiro e un assassino ma non accetta completamente il suo ruolo. Il suo avversario nel film, il suo amico, invece, lo abbraccia senza riserve. Ma quale sarà la differenza tra un cattivo spietato e un cattivo incompreso? Per la Marvel Comics, l’innesto di Morbius nel proprio Pantheon di eroi e antieroi è stata una necessità di marketing oltre che un’opportunità di arricchimento delle trame, ma non possiamo non notare come nell’arco degli anni, ci sia stato uno spostamento, non solo per la Marvel, dai classici cavalieri senza macchia e senza paura a cavalieri più o meno oscuri.

Il peggior film della Marvel?

Il film mi sembra che si sia difeso bene al box office mondiale ma l’accoglienza della critica non è stata altrettanto buona. La maggior parte delle persone (tra quelle che conosco) che l’hanno visto dicono che non sia un gran che; se ci si fa un giro in rete, si parla spesso di “peggior film Marvel” ma personalmente non sono d’accordo. Il film chiaramente non è un capolavoro ma dalla Marvel sono arrivati film assai più brutti, se poi consideriamo il fatto che la qualità media dei film sui supereroi è piuttosto bassa, beh forse Morbius non è poi così male.

In definitiva se siete riusciti a vedere il primo Hulk e l’ultimo Thor, vedere Morbius vi rimetterà al mondo. Alla prossima e non dimenticate di portare una testa d’aglio in saccoccia anche se con Morbius… non funziona.

nano, nano

Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, paura e delirio alla Marvel -  2duerighe

Qualche parola su questo film e lo dico subito, a me è piaciuto! Ma andiamo con ordine, magari non tutti sanno di cosa si tratta. È un film basato sul personaggio della Marvel, il Doctor Strange, il potente mago dell’universo Marvel.

Le origini di Doctor Strange

Stephen Strange è un neurochirurgo molto quotato ma molto, troppo pieno di sè. A causa di un incidente stradale, riporta delle ferite alle mani talmente importanti che non gli permetteranno di continuare ad esercitare il proprio lavoro, lavoro che gli aveva dato tutto, ricchezza, notorietà ed egocentrismo. In preda alla disperazione, un giorno, sente parlare di un grande mago che potrebbe, secondo lui, guarirlo. Decide quindi di partire per l’Hymalaya alla ricerca dell’Antico che decide di non curarlo a causa della sua arroganza ma gli offre un addestramento magico (vedendone il potenziale) che Strange rifiuta. Lui vuole tornare alla sua precedente vita per continuare a nutrire il suo ego spropositato. Saranno gli eventi a convincerlo che nel mondo c’è molto di più di quanto pensi e che si può fare del bene senza doversi aspettare necessariamente onori e gloria.

Il fumetto

Beh che dire, i tempi cambiano e i personaggi mutano, in linea (forse) con le aspettative delle giovani generazioni ma il dottor Strange che ho conosciuto io non era così, non cazzeggiava come questo. Bisogna comunque dire che Benedict Cumberbatch è un ottimo attore e comunque sia l’operazione di portare il Dottor Strange sul grande schermo è pienamente riuscita e direi che è una delle migliori operazioni della Marvel insieme forse a Iron Man e Captain America.

Stan e Steve

Il fumetto è stato creato dalla strepitosa coppia: Stan Lee e Steve Ditko, dove Stan sarebbe l’ideatore e Steve il disegnatore ma a quanto pare l’idea iniziale sarebbe stata di Ditko, poi perfezionata da Stan Lee e altri collaboratori.

Il film

Ma torniamo al film prodotto dalla Marvel Studios con la regia di Sam, Raimi. Come dicevo all’inizio, a me il film è piaciuto. Perché mi è piaciuto? Perché c’è magia, azione e mistero, tanto per cominciare. Poi bisogna dire che il film è un enorme effetto speciale ma siccome il tema principale è la magia e non si lesinano incantesimi, beh, ci sta. In alcuni casi, per me, la computer grafica è un limite, perché ci si affida agli effetti speciali a discapito della storia e perché, sinceramente, a volte, vedere sul grande schermo battaglie di supereroi, mostri, robot, giganti e tutto quello che ho detto prima, giganti (ad esclusione dei giganti, giganti) non è che sia il massimo e si finisce per non capirci gran ché. Mettiamoci pure che Sam Raimi è il regista giusto per una storia del genere e che gli attori sanno il fatto loro et voilà. Come diceva il tipo è tutto un gioco di prestidigitalizzazione…credo.

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