Foto di Jose Antonio Alba da Pixabay
Nel precedente articolo abbiamo parlato della possibilità di usare la scrittura come mezzo per la propria ricerca ed evoluzione personale; la domanda ora è: può esserlo anche la lettura? Come nel precedente articolo e per quello che abbiamo detto proprio in quell’articolo, io direi prima di subito, sì; ma questo non aiuterebbe molto. Il mio intento non è certo quello di dare risposte ma fornire spunti per il lettore interessato che poi autonomamente andrà ad approfondire. Bene, vediamo qualche spunto:
Leggere per sapere
Questa è la lettura probabilmente più diffusa e utilizzata al mondo, sia che si tratti di informazioni personali apprese tramite una delle innumerevoli chat che imperversano nella rete, sia che si tratti di articoli di giornale per conoscere i fatti del giorno, della settimana o altro. Tra queste letture possiamo anche e soprattutto annoverare i libri di testo scolastici, trattati tecnico-scientifici e molto altro ancora. Una lettura informativa, a più livelli, sia orizzontali che verticali. Tutto ciò soddisfa il nostro bisogno di sapere, di conoscere informazioni utili a livello personale, familiare, professionale e sociale.
Leggere per comprendere
Una forma di lettura più “elevata” è quella di leggere per comprendere. Tra gli articoli di un giornale per esempio oltre alle informazioni”utili”, possono esserci degli editoriali o approfondimenti di un tale problema che ci inducono a riflettere, a pensare, per comprendere quel dato problema. Un libro che parla della situazione socio-economica di un paese asiatico, altro esempio, può aiutarci a comprendere il perché di determinate scelte e situazioni operate o riguardanti quello specifico paese così come un buon libro di storia può farci comprendere i motivi di una certa situazione attuale. Perché dico che è una forma di lettura più elevata? Perché non solo ci fornisce delle informazioni utili ma ce ne spiega anche i motivi, inoltre induce il lettore a valutare criticamente le informazioni ricevute. Un approfondimento privo di riferimenti certi o prove documentali inoppugnabili, o quasi, non può essere preso per la verità ma è una possibilità da verificare e quindi può rendere il lettore, parte attiva nella ricerca.
Leggere per svago
Leggere per svago non è meno importante e interessante di leggere per comprendere o per sapere. Non è da sottovalutare il potere dell’intrattenimento, considerando i livelli di stress raggiunti da questa nostra moderna società e considerando i danni presenti e futuri di tale situazione. Leggere qualcosa di leggero e superficiale può portarci a intendere che al di sotto, più in profondità si celano insperate ricchezze pronte a essere disvelate al lettore più attento.
Leggere per evolvere
Dalla lettura per svago alla lettura per evolvere il passo può essere più o meno lungo ma vale la pena farlo; e non parlo di letture new-age, self-help o a trattati mistici tradizionali o alternativi ma del buon vecchio romanzo, di storie di formazione, biografiche o completamente inventate, storie fantastiche e prive di qualsiasi fondamento o collegamento con il mondo reale ma estremamente più reali di qualsiasi densa realtà fisica perché anche se non si vedono, le emozioni, i pensieri e la comprensione dell’animo umano, sono dannatamente reali, per parafrasare un famosissimo film, sono più reali del reale. A volte tra le righe di quelli che possiamo considerare anonimi romanzi, si nascondono dei veri tesori. Certo, il libro e l’autore devono essere interessanti, in qualche modo, ma a volte chi nasconde in una storia, tali tesori, lo fa inconsciamente. Nel mondo dell’editoria possono nascondersi veri e propri maestri a volte superiori a quelli riconosciuti come tali. Ma è sempre così? No naturalmente per questo occorre una ricerca, occorre afre uno sforzo consapevole che ci consegni del materiale su ci lavorare e migliorare.
E voi leggete? E per quale motivo?
Lascio i link ai miei libri: