Il blog di Vincenzo Valenza

Tag: fumetto

American Jesus

Mark Millar firma questa suggestiva storia, praticamente la Bibbia 2.

Mark Millar

Mark Millar è uno scrittore inglese attivo nel mondo del fumetto supereroistico. Ha scritto per Marvel e DC Comics, inoltre ha fondato un suo personale progetto a cui ha dato il nome di Millarworld da cui sono state tratte serie televisive in onda su Netflix. Tra i suoi lavori, oltre ad American Jesus si ricorda anche Superior e Kick-Ass.

Peter Gross

Peter Gross è un disegnatore americano e tra i suoi lavori ci sono: The books of Magic e Lucifer.

Le puntate precedenti

Come dicevo all’inizio, American Jesus è una specie di Bibbia 2 per cui le puntate precedenti vanno dalla creazione del mondo fino all’avvento del Messia circa duemila anni fa, in Galilea. E sì, perché l’idea è proprio questa: cosa potrebbe accadere se un ragazzo di dodici anni, ai nostri giorni, vivesse degli eventi talmente eccezionali da convincerlo di essere la reincarnazione del Cristo, tornato per il giudizio universale.

Una storia in tre volumi

La storia si divide in tre volumi che si intitolano rispettivamente:

Il prescelto

Il nuovo Messia

e

Apocalisse

La versione che ho io è tutta a colori in copertina cartonata. I disegni sono molto belli non perfettamente definiti, per scelta, ma di grande effetto con delle tavole piuttosto grandi. In ogni volume, alla fine del fumetto, ci sono diverse altre immagini, sia disegni in fase di realizzazione che copertine alternative. Inoltre, è molto interessante, l’intervista a doppia mandata tra l’autore e il disegnatore del fumetto. Che dire quindi, a me American Jesus è piaciuto, sia per l’idea e la storia che per i disegni. Ho solo due critiche da fare:

La prima è che le pagine sono poche, avrei preferito leggere un po’ di più e la seconda…beh, la seconda riguarda il finale, buono, di grande effetto ma personalmente trovo che il climax si spenga troppo presto, questo però non toglie nulla a un ottimo lavoro.

E voi l’avete letto? Siete d’accordo o avete altro da dire? Nel caso, fatemelo sapere.

Se volete leggere dei racconti per bambini, fantastici e originali, potete farlo acquistando:

Il bambino e l’asinello volante e altre storie

Se invece preferite una storia urban fantasy:

Paride Royl e la lanterna dei sogni perduti

di cui potete leggere un estratto su Amazon.

Per gli amanti della poesia posso consigliare:

È solo un gioco

Nathan Never: L’abisso delle memorie

E il n° 18 della saga e lo ritengo molto importante perché mostra il passato del nostro eroe; questo ci permette di capire meglio chi è veramente Nathan Never.

La precedente vita di Nathan Never

Nathan Never prima di lavorare per l’agenzia Alfa era un agente di polizia, aveva una moglie e una figlia. La sua “normale” esistenza, venne distrutta a causa di un pazzo criminale, implicato in un caso su cui Nathan stava lavorando; la comparsa di Ned Mace segnò la fine della vita del sergente di polizia e diede origine al famoso agente Alfa. Laura, la moglie di Nathan fu barbaramente assassinata da Ned Mace mentre la mente della piccola Ann, la figlia di Nathan Never ne rimase traumatizzata. Tutto ciò portò Nathan a sviluppare enormi sensi di colpa, dolore e frustrazione rendendolo di fatto un eroe cupo e solitario che ben si adatta al mondo distopico in cui vive.

Ciò che abbiamo vissuto ci rende ciò che siamo

Ciò che abbiamo vissuto ci plasma, e Nathan Never ne è l’emblema. Il suo passato tragico, segnato dalla perdita della moglie Laura e dai disturbi della figlia Ann, lo trasforma in un uomo malinconico e riflessivo, ma anche determinato a fare la differenza. Ogni scelta, ogni errore e ogni perdita contribuiscono a definire la sua identità. Nathan non è solo un eroe, ma un simbolo di resilienza: porta il peso delle sue esperienze senza rinunciare a lottare per un futuro migliore. In un mondo deturpato, è la sua umanità ferita a renderlo un punto di riferimento per chi cerca giustizia.

Caratterizzazione ed empatia

Nathan Never è un personaggio profondamente umano e in questo episodio se ne traccia una caratterizzazione importante. Tormentato dal passato, vive tra il rimorso per la morte della moglie e il dolore per la fragilità della figlia. La sua malinconia e i suoi dubbi inoltre lo avvicinano al lettore; non è infallibile né invincibile; è un uomo che lotta contro i propri demoni mentre cerca di fare la cosa giusta in un mondo sbagliato. Questo equilibrio tra fragilità e forza lo rende reale, estremamente reale perché nessuno di noi è sempre nel giusto ma ognuno di noi, a proprio modo, si sforza per esserlo, nel giusto, o per rimediare ai propri errori.

Chi è veramente Nathan Never?

Ma chi è veramente Nathan Never? È più di un semplice eroe, è un uomo tormentato che incarna il peso delle proprie scelte e delle loro conseguenze. La sua storia insegna che la resilienza nasce dalla sofferenza e che l’umanità si manifesta nell’imperfezione. Nathan ci invita a riflettere sul valore della giustizia, sull’importanza del sacrificio e sul potere della redenzione. In un futuro distopico, la sua lotta è un insegnamento universale di speranza e perseveranza.

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