È il tredicesimo episodio della saga e per me, per ora, il migliore. Qui si incomincia veramente a respirare aria di fantascienza.

Oltre le stelle

Una società mineraria spaziale entra in contatto con delle forme di vita, aliene e completamente diverse dalla nostra. Queste forme di vita, molto evolute, “prendono in prestito” i corpi umani con cui entrano in contatto ma, purtroppo, questi corpi si deteriorano molto velocemente costringendo gli alieni a cambiare involucro almeno fino a quando non avranno a disposizione entità biologiche artificiali, più adatte ad accoglierli.

La storia di Medda, Serra & Vigna è davvero intrigante e lascia aperte molte strade. Possiamo dire che si tratta di una storia ad ampio respiro che immagino potrà essere considerata una saga nella saga. Beh, vedremo se sarà effettivamente così.

La copertina, di Claudio Castellini e i disegni di Germano Bonazzi, sono splendidi. Il lettering e di Francesca Piovella. Un team che ha creato un albo di alto livello e che è stato un vero piacere leggere.

Ecco, e per questo tipo di storie, interessanti e affascinanti che leggo Nathan Never, dove l’ignoto non è solo nello spazio profondo ma anche dentro il nostro “essere umani”, spalancando porte su un passato cosmico al tempo stesso terribile e meraviglioso. Perché il terrore non sempre viene dallo spazio profondo ma a volte vive con noi, nelle nostre case, nelle nostre menti, in ciò che siamo realmente e ciò che siamo realmente ci offre possibilità inimmaginabili a patto che si decida di osservare e accettare ciò che realmente siamo e che si scelga di prenderne coscienza al fine di superarlo.