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Mese: Giugno 2024

Nathan Never n°1: Agente speciale Alfa

Ho deciso di tornare a leggere Nathan Never di cui avevo letto alcuni episodi anni fa; mi sono quindi messo alla ricerca dei numeri precedenti per recuperare l’intera saga e sono riuscito a trovare un collezionista che mi ha venduto oltre 200 numeri, i primi 213 per l’esattezza, delle avventure futuristiche dell’eroe bonelliano mentre gli altri numeri li prenderò direttamente sul sito della Bonelli ma per ora sono a posto; naturalmente continuo a prendere le regolari uscite mensili.

Ma chi è Nathan Never?

Ma chi è Nathan Never? È il personaggio di uno dei fumetti editi dalla Sergio Bonelli Editore e dal lontano 1991 è andato a colmare un vuoto editoriale per la mancanza di una storia e un personaggio della fantascienza. L’albo si ispira evidentemente al film del 1982, Blade Runner riportando su tavole le atmosfere cupe e distopiche del cult interpretato da Harrison Ford.

Agente speciale Alfa

Il primo albo della serie si intitola; Agente speciale Alfa e tratta subito il tema dei robot come si può capire dalla splendida copertina di Claudio Castellini e come dicevamo in precedenza richiama direttamente il tema e le atmosfere di Blade Runner.

City News

Bonelli utilizza un simpatico stratagemma per introdurre al lettore, il tema del fumetto e cioè pubblica un articolo del giornale, dell’universo di Nathan Never; City News. L’articolo in questo primo numero ha per titolo: AL SERVIZIO DEL CITTADINO, Parla Edward reiser, direttore dell’Agenzia Alfa. L’articolo quindi, in questo primo numero viene usato per dare informazioni sull’agenzia.

La scheda tecnica in terza di copertina

Molto interessante anche la scheda tecnica a fine fumetto che spiega il funzionamento di macchine, strumenti e attrezzature usate nelle storie, in questo caso dell’Esoscheletro potenziato MS2, un robot a guida umana adibito al mantenimento dell’ordine pubblico.

La mia opinione

Sono contento di aver preso i fumetti di Nathan Never e il mitico numero 1, per quanto mi riguarda, non delude le aspettative. La storia è buona così come lo sono i disegni. Leggendo il fumetto in questione e l’editoriale di Sergio Bonelli, si comprende come il team di ideatori, scrittori e disegnatori abbiano prodotto un mondo fantascientifico già completo a partire dal primo numero, facendo un grande lavoro di progettazione della saga. Interessante la citazione del protagonista, delle tre leggi della robotica ideate dallo scrittore di fantascienza Isasc Asimov. Certo, nel lontano giugno del 1991, quando uscì la serie, eravamo ancora lontani dal problema dei robot integrati nella nostra società ma oggi non è più così e forse sarebbe opportuno riflettere sulle leggi della robotica, prima che sia troppo tardi.

Prima legge

Un robot non può recare danno agli esseri umani ne permettere che gli esseri umani ricevano danno a causa di un suo mancato intervento.

Seconda legge

Un robot deve obbedire agli ordini degli esseri umani a patto che tali ordini non contrastino con la prima legge.

Terza legge

Un robot deve salvaguardare la propria esistenza purché ciò non contrasti con la prima e la seconda legge.

Albo: Nathan Never
Titolo: Agente speciale Alfa
Uscita: giugno 1991
Editore: Sergio Bonelli Editore
Copertina: Claudio Castellini
Storia: Antonio Serra
Disegni: Claudio Castellini
Ideazione: Medda, Serra & Vigna
Lettering: Francesca Piovella

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Come ti demolisco i 3 principali alibi per non leggere

Foto di 愚木混株 Cdd20 da Pixabay

In Italia effettivamente non si legge molto. Provate a pensare alla cerchia dei vostri parenti, amici, colleghi e conoscenti, quanti di loro leggono abitualmente? Molto pochi. Potrei azzardare un 10% a tenermi largo ma non credo che sia attendibile come percentuale. Se si arriva all’otto percento e veramente tanto grasso che cola. Chi non legge non vuole leggere o non vuole fare un piccolo sforzo per acquisire un’abitudine molto ma molto positiva.

I benefici della lettura

I benefici dati dalla lettura sono molteplici e importantissimi, voglio ricordarne alcuni solo per permettere al lettore di riflettere sull’importanza di tale buona abitudine.

È rilassante, leggere allenta la tensione e ci permette di staccare la spina dalle nostre occupazioni e preoccupazioni quotidiane; in effetti è come fare una piccola meditazione.

Amplia il nostro vocabolario e ci permette di esprimerci meglio, il che è una mano santa visto che stiamo, come società, riducendo i termini d’uso comune, usiamo sempre meno parole e quelle che usiamo, vanno verso un impoverimento del loro stesso significato.

La possibilità di esprimerci meglio condiziona positivamente la nostra capacita di esprimere pensieri complessi. Sì, perché il linguaggio è strettamente connesso alla nostra capacità di pensare. Di fatto, noi pensiamo anche e soprattutto parlando. Il linguaggio contribuisce a migliorare il livello del nostro pensiero e pensando in modo più accurato si arricchisce il linguaggio stesso, instaurando un circolo virtuoso. Ma torniamo al nocciolo della questione, gli alibi per non leggere.

Alibi n°1

Non ho tempo

Molto spesso, parlando con persone che non leggono molto anzi che non leggono affatto, si sentono in dovere di giustificare la “mancanza” dicendo di non avere tempo. Ebbene, io sono sicuro che nella stragrande maggioranza dei casi, il tempo c’è eccome! Semmai il problema è dare priorità ad attività che non meritano più di pochi minuti al giorno come, per esempio, navigare tra i social. In realtà, ve benissimo aggiornare o sbirciare tra le pagine di facebook o twitter ma se continuiamo a farlo solo per ammazzare il tempo, beh allora sarebbe meglio fare altro. Ci sono molti esempi di come si può impiegare meglio il tempo che abbiamo a disposizione. Come dici? Quali? Ti illumino seduta stante; prima di andare a dormire, sarebbe buona abitudine leggere qualche pagina, così possiamo staccare dagli “schermi” e prepararci meglio per la notte oppure, se sei un pendolare, prova a leggere un libro mentre sei in viaggio o ancora, sei in attesa dal dentista, dall’estetista o dal barbiere? Puoi leggere un buon libro mentre aspetti e inoltre, se accompagnate i vostri figli a scuola, li riprendete anche immagino e allora mentre aspettate quei dieci minuti, leggete qualcosa, qualsiasi cosa possa piacervi. Oltre alla scuola, li accompagnate in palestra, a musica, a teatro o in piscina? Perché non approfittare dei tempi morti per leggere un po?

Alibi n°2

Non ho spazio

Un altro alibi molto in voga è, non ho spazio. Ebbene, intanto non vi serve uno spazio enorme per poter sistemare almeno una ventina di libri. Un paio di ripiani larghi una cinquantina di centimetri possono contenere dai quaranta ai sessanta libri, a seconda della grandezza. Per leggere diciamo, cinquanta libri, avrete bisogno, visto che non siete lettori accaniti, di una decina d’anni, perciò con due ripiani o mensole da 50 cm. state a posto per dieci anni. Eh sì, è dopo? Direte voi; dopo, vi rispondo io, se avete spazio, potete aggiungere ripiani o mensole alla vostra libreria altrimenti potete recuperare degli spazi inutilizzati e se non ne avete, potrete semplicemente scambiare i vostri libri con quelli di altri lettori, così risparmiate pure o scambiarli nelle stazioni librarie, cioè quei posti messi a disposizione da esercizi commerciali, dove poter prendere un libro lasciandone un altro ma se proprio ci tenete ad avere con voi tutti i vostri libri, potrete anche decidere di leggere in digitale. Gli e-reader in commercio sono ormai molto performanti e anche se non potrete sfogliare della vera carta, restituiscono un’esperienza di lettura molto simile a quella dei libri cartacei, pensate che potrete leggere in piena luce solare, non affaticano gli occhi come fanno i tablet o i cellulari e possono contenere migliaia di opere, più spazio di così.

Alibi n°3

I libri costano troppo

I libri costano troppo. M è davvero così? Allora, un libro può costare da pochi centesimi a svariate decine di euro salvo casi particolari in cui si superano i cento euro a seconda del libro, se sia digitale o cartaceo, il numero di pagine, la carta utilizzata, la copertina, l’autore ecc. Dire perciò che i libri costano troppo è un pò vago ma teniamoci sul cartaceo medio, diciamo che un libro costa venti euro e cioè meno di un videogioco, per esempio ma vi dirò di più, se fumate, non spendete almeno 20/25 euro a settimana? A settimana… se leggete un libro al mese, spendete 20 euro al mese, un quarto per quanto spendereste in sigarette. Se acquistate un libro al mese spenderete meno, ma molto meno di una colazione al giorno, diciamo un quarto della colazione. Se poi leggete in digitale, ci sono libri dal costo bassissimo, meno di 5 euro, per non parlare dei classici o altri libri a 0 euro. Inoltre esistono ancora le biblioteche comunali che mettono a disposizione cataloghi importanti senza alcun costo, voi vi iscrivete, chiedete in prestito un libro, lo leggete, lo riportate e ne prendete un’altro, non mi sembra affatto male.

Bene, spero di avervi convinto che se volete potete leggere senza problemi, la lettura è davvero per tutti e se avete deciso di farlo, ricordate che non dovete leggere come un forsennato perché c’è il tale tipo che legge 50/100 libri all’anno ma prendetevi il vostro tempo e divertitevi lasciando andare la vostra mente e il vostro cuore fino a giungere lì dove nessuno è mai giunto prima e sì perché ovunque andrete con l’immaginazione ci andrete solo voi, è il vostro viaggio e malgrado possa essere effettuato da tutti, il vostro è solo vostro.

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